TERAMO – Domani, dalle 7 alle 23, gli italiani sono chiamati ad esprimersi su una norma del 2006, modificata dall’ultima legge di stabilità, che regola la durata delle concessioni dell’estrazione di idrocarburi – gas e petrolio -, dal mare entro 12 miglia dalle coste. Il quesito riguarda le concessioni esistenti e non le nuove. L’elettore, scegliendo per il "SI’", vota favorevolmente alla cancellazione della norma e dunque a porre limitazioni allo sfrutttamento illimitato dei giacimenti oggetto delle concessioni; al contrario, scegliendo per il "NO", la norma resterà come prima. Perchè il risultato del referendum sia valido, sarà necessario che alle urne si rechi il 50 per cento più uno degli aventi diritto al voto. La consultazione popolare di domani è stata richiesta da 9 regioni italiane: Basilicata, Calabria, Campania, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Sardegna e Veneto. Si vota soltanto nella giornata di domani, domenica 17 aprile, dalle 7 alle 23: le operazioni di scrutinio inizieranno subito dopo la chiusura dei seggi. Parteciperanno al voto anche i quasi 4 milioni di elettori residenti all’estero: lo faranno per corrispondenza.
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